Federalismo asimmetrico

Il federalismo asimmetrico è quel tipo di federalismo, generalmente applicato ad una federazione, ma anche, in maniera estensiva, a uno stato unitario decentrato, in cui diversi soggetti costituenti possiedono poteri diversi: uno o più soggetti federali hanno un'autonomia considerevolmente maggiore degli altri, sebbene esso abbiano lo stesso statuto costituzionale. Questo è in contrasto con il federalismo simmetrico, dove non viene fatta alcuna distinzione. Per questi motivi, viene spesso proposto come soluzione alle insoddisfazioni che sorgono quando una o più unità costituenti avvertono bisogni significativamente differenti dalle altre, a causa di differenze etniche, linguistiche o culturali.

La differenza tra una federazione asimmetrica e i regimi di autonomia speciale concessi a varie regioni, soggette a differenze geografiche, culturali o linguistiche, da uno stato unitario (come quelli garantiti dall’Italia alle sue regioni a statuto speciale o dalla Finlandia alle Isole Åland) a porzioni del suo territorio è, quindi, pressoché indistinto, in quanto tali regimi di ulteriore autonomia sono, essenzialmente, un caso estremo di federazione asimmetrica, sia per le grandi differenze nel livello di tale autonomia, sia per la rigidità degli assetti costituzionali. Una federazione asimmetrica, tuttavia, deve avere una costituzione federale, e tutti i soggetti federali hanno lo stesso status formale, mentre in un regime di autonomia, il soggetto federale indipendente ha uno status diverso (ad esempio, quello di "regione autonoma").


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